Personalità influenti per Rotgod
La musica, il concept e i testi dei Rotgod non sono stati influenzati soltanto da gruppi metal/punk old school, ma anche da figure molto note e ben al di fuori della cultura metal underground, che vanno da filosofi e pensatori super-intellettuali a grotteschi personaggi trash internettiani, tutti comunque accomunati dal loro status controverso e divisivo che rispecchia e rappresenta perfettamente l'attitudine rotgodiana. Vediamo chi sono queste canaglie!
Julien Offray de La Mettrie


Filosofo e medico francese tra i pionieri del materialismo durante l'era illuminista, portandolo alla logica conclusione che molti altri filosofi avevano paura di raggiungere: edonismo, libertinismo e sensismo. Le sue idee, ai tempi, furono sufficienti a farlo perseguitare in tutta Europa, costringendolo a cercare protezione presso varie corti. Si dice sia morto di indigestione dopo essersi abboffato a un banchetto: che sia vero o una bufala, è in ogni caso la morte perfetta e più fiera possibile per un irriducibile avvocato del piacere dei sensi come lui. Mi ha influenzato in particolare per il brano "Organic machine", ispirato appunto al suo libro più noto, "L'uomo macchina", che lessi nel periodo in cui stavo avviando il progetto Rotgod nel 2015.
Satana (Al Pacino) da "L'avvocato del diavolo" (1997)


La miglior rappresentazione del diavolo che abbia mai visto, uno dei personaggi più affascinanti mai apparsi su schermo, e una profonda influenza sui Rotgod, al punto che il suo leggendario monologo su Dio è stato citato nel ritornello di "The serpent's speech". La sua attitudine assolutoria e indulgente verso i vizi umani stava alla base dell'idea di "umanesimo cinico" che perseguivo ai tempi di "Sonic degeneracy".
"Sono un umanista... probabilmente l'ultimo degli umanisti!"
Andrea Diprè


Una delle personalità italiane più controverse, si fece strada come avvocato e "critico d'arte" (virgolette enfatizzate), prima di raggiungere la fama online e venir trascinato in un vortice di pornografia, droghe, sesso estremo, grotteschi personaggi trash internettiani, provocazioni gratuite, e altri orrori al di là della comprensione umana: praticamente, tutto ciò che Rotgod rappresenta. Di base un moderno GG Allin, il caro "avvofatto" è l'incarnazione dell'essenza dell'edonismo, del libertinismo e del piacere dei sensi (il cosiddetto "dipreismo") perfino a proprio stesso discapito, ma io lo sostengo esattamente per questo, al punto da omaggiarlo su "Sybaritic metal" (il cui titolo si ispira al termine arcaico "sibaritico", spesso usato da Diprè per dire "lussuoso", "indulgente").
Marchese De Sade


Una figura importante per l'attuale corso rotgodiano, in piena continuità con i personaggi elencati sopra. Come La Mettrie, anche lui era un controverso pensatore illuminista francese, e scrisse alcuni dei poemi più osceni che il mondo avesse conosciuto fino ad allora (beh, dopotutto c'è una ragione se le persone che godono a infliggere dolore sugli altri sono attualmente definite "sadiche"). Sul retro del doppio CD di "Polemics and obscenity", ho incluso una citazione di De Sade che racchiude perfettamente l'attitudine che ho sempre voluto comunicare come Rotgod, che posso garantire non cambierà in alcun modo nemmeno in futuro.
Friedrich Nietzsche


Una figura molto influente per Rotgod, ma non nel senso che molti penserebbero. Sono decisamente più interessato alla fase iniziale del suo lavoro (titoli come "Umano troppo umano" o "La gaia scienza"), e molto meno a quella successiva a base di "oltreuomo" e "volontà di potenza". In ogni caso, il nome "Rotgod" viene dal concetto di "divina putrefazione" che si ritrova nel famoso aforisma "Dio è morto", e nei primi tempi del progetto stavo addirittura pensando di scriverci una canzone sopra, che si sarebbe chiamata "God is dead - yet his corpse still fuckin' stinks".
Più avanti, mi sarei interessato maggiormente a esplorare la graduale discesa di Nietzsche nella pazzia, presumendo una correlazione con l'impatto che una splendida donna di nome Lou von Salomé ebbe nella sua vita, dopo cui avrebbe iniziato a scrivere i suoi lavori più stravaganti e "misticisti" come "Zarathustra", fino a soccombere alla follia durante la sua residenza a Torino. Tutta questa roba è stata abbastanza da ispirare due canzoni nel mio repertorio: "Salomé" ed "Eternal return (january 3, 1889 - june 28, 2022)". Oh, e quelle date sono decisamente collegate.
Dario Greggio


Il re nostrano degli scleri misantropici internettiani, la sua presenza si è decisamente sentita nelle uscite rotgodiane più recenti come "Polemics and obscenity" (vedi: la cover dei Cripple Bastards "Being ripped off", o il "mantra della morte" nell'outro della parte 2), e di sicuro non è l'ultima volta che sentiremo parlare di lui.
Divine (Harris Glenn Milstead)


La persona più disgustosa mai vissuta. La più oltraggiosa di tutte le drag queen. La star principale delle oscene opere cinematografiche di John Waters come "Pink flamingos" e "Female trouble". Non l'avete ancora vista su nessun lavoro rotgodiano. La vedrete presto.
"Filth are my politics, filth is my life!"
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