Cronologia Rotgod: 2024


All'inizio del 2024, arrivai al punto d'arrivo del percorso iniziato nove anni prima: pubblicai finalmente la cosiddetta "extended digital edition" di "Sonic degeneracy", ovvero il mastodontico doppio album com'era stato originariamente concepito, in tutto il suo marciume primitivista, il suo oltranzismo senza compromessi e la sua multiforme, stramba assurdità fatta di schegge noise nichiliste, joke songs e intermezzi in pieno stile thrashcore/crossover/proto-grind anni '80, sample di ogni tipo e perfino una ghost track finale. Il Volume I (intitolato "Cynical humanism" e contenente le prime 25 tracce) uscì su Bandcamp il 21 gennaio, mentre il Volume II (intitolato "Psychotic crescendo" e contenente le altre 25) il 18 febbraio. A dispetto della natura mastodontica e di difficile fruibilità del lavoro completo, bisogna dire che le due parti dell'extended digital edition andarono molto bene, circolando online forse ancora più di quanto la più "convenzionale" e "accessibile" edizione CD avesse fatto.




Ora ero libero di un peso che mi ero portato addosso per quasi un decennio, e potevo finalmente proporre nuovo materiale a nome Rotgod.
Non prima però di pubblicare, proprio per il primo aprile, un piccolo ma letale collage sonoro che avevo realizzato nel 2021 ai tempi del mastering di "Sonic degeneracy", mettendo tutte le tracce una sopra l'altra (comprese le cover B-side) e aggiungendo una bella dose di distorsione digitale rendendo il tutto pressoché inascoltabile, in pieno stile harsh noise wall. Intitolai questo piccolo pesce d'aprile sonoro "ROTGOD NOISE MASHUP" e lo accompagnai con ulteriori sample di bestemmie dipreiste.


Mentre il ciclo di "Sonic degeneracy" giungeva finalmente a conclusione, io continuavo intanto con le registrazioni per i successivi EP e con la scrittura dei nuovi brani per il secondo album: già a febbraio finii di scrivere la musica, mentre la scrittura dei testi mi avrebbe impegnato fino alla fine dell'anno.
Il nuovo disco aveva preso forma fin dall'inizio con un titolo incisivo, violento, emblematico e perfettamente rappresentativo dei temi che avevo sempre trattato come Rotgod: "Desecrate, demystify, desacralize". Di conseguenza, i testi non potevano che andare in una direzione altrettanto incazzata e distruttiva, come mi sentivo in quel momento!
Tuttavia, il 2024 mi vide impegnato soprattutto dal punto di vista dei side-project: due di quelli che avevo iniziato negli anni passati (Black Katharsis e Foetophile) furono registrati e videro la luce proprio durante quest'anno, e in particolare la pubblicazione in formato fisico del demo Black Katharsis (dopo un iniziale rilascio digitale in primavera) andò a intersecarsi con un'altra iniziativa della galassia Rotgod. Il demo fu infatti stampato durante l'estate in uno split su cassetta totalmente "fatto in casa" (realizzato sempre con l'aiuto del mitico Leonardo Pace, "uomo analogico" per eccellenza), che dall'altro lato ospitava la compilation "Fragments of degeneracy", contenente alcuni brani dell'extended digital edition di "Sonic degeneracy" rimasti fuori dalla ben più ristretta edizione CD, e ora finalmente ospitati su un qualche supporto fisico. In più, era presente anche la mitica cover di "Curse the gods" dei Destruction, precedentemente pubblicata solo sul singolo digitale di "Sybaritic metal" e ampiamente apprezzata all'epoca.
La cassetta venne stampata in una tiratura limitatissima (solo 20 copie in totale) con una copertina double face, e uscì il 26 luglio.


A proposito di stampe, un'altra iniziativa degna di nota durante l'estate fu la ristampa di "Jesus Christ pornostar". La prima tiratura (limitata a sole 25 copie) era andata esaurita ormai da tempo; inoltre era da un po' che meditavo sulla necessità di fare la mia parte, nel mio piccolo, per aiutare la popolazione di Gaza vittima delle politiche colonialiste e di pulizia etnica messe in atto dal governo israeliano - argomento a cui avevo già fatto riferimento anni prima, tra le righe, proprio nel testo del brano in questione. Sfruttai allora questo piccolo aggancio concettuale per collegare la seconda stampa del CD a un'iniziativa di fundraising: i soldi delle copie vendute sarebbero stati interamente devoluti all'organizzazione Medical Aid for Palestinians.
La ristampa uscì il 25 agosto, stavolta in una tiratura di 50 copie e con l'aggiunta sul retro di uno sticker anti-Netanyahu accompagnato dalla scritta "Free Gaza. Stop the genocide. Stop zionist scum."


Nel frattempo, proprio durante quell'estate, le nuove registrazioni avviate a fine 2022 giungevano a conclusione, coinvolgendo anche i prodi Riccardo Santoro e Stephane Lo Sardo dei giovanissimi deathster Duskvoid per alcuni assoli di chitarra.
A settembre venne così annunciata l'uscita della bilogia di EP "Polemics and obscenity - Part 1 & 2", annuncio a cui poi seguì il rilascio del lyric video per il brano "God of the gaps" che riscosse fin da subito una risposta positiva, soprattutto in virtù della migliorata qualità delle registrazioni.
I due EP uscirono in formato digitale nel corso del mese di ottobre: la parte 1 uscì giorno 7, la parte 2 il 28. Entrambi gli EP riscossero già nei primi giorni un responso più caloroso e una copertura mediatica presso la stampa metal superiore rispetto al solito, attestando un importante salto di qualità del progetto rispetto ai tempi del ben più divisivo "Sonic degeneracy".




I due EP vennero successivamente pubblicati in una pregiata edizione fisica in doppio CD, molto curata anche dal punto di vista di artwork e booklet, autoprodotta in una tiratura di 50 copie lanciata ufficialmente il 24 novembre, in concomitanza con un concerto alla mitica Palestra Lupo di Catania dove si esibirono le band Vipera e Descuncumiddatus, e io promossi l'uscita del disco con uno stand apposito dove erano acquistabili anche tutte le altre release fisiche dei miei vari progetti all'attivo.






DEATH/THRASH/CORE marcio, veloce e old school SOLO PER VERI NOISE MANIAKKS!
Andatevi a sentire anche: Eraser, Duskvoid, Spasticus, The Krushers, Dukov, Humanity Eclipse, Lutto, Dethroner, Destrypse, Raping Life