Cronologia Rotgod: 2022

L'inizio del 2022 avrebbe originariamente dovuto vedere la pubblicazione di "Sonic degeneracy" nella sua forma integrale (Vol. I e Vol. II, con i singoli "Uncertain future" e "Hipster holocaust" a dare respiro tra prima e seconda parte). Tuttavia, i bassi ascolti per il singolo "Organic machine" avevano reso rischiosa questa mossa, trattandosi pur sempre di un doppio album di dimensioni considerevoli e dallo stile non facile da digerire per il pubblico. Inoltre, l'idea di stampare in maniera autoprodotta un doppio CD si faceva sempre meno realistica, specie dopo aver sondato la difficoltà anche per i CD-R di massima capienza (900 MB) nel contenere tutti i brani di ciascun disco. I risultati dell'anno 2021 erano stati notevoli, ma qualcosa andava cambiato. A questo punto, fu concepito un pacchetto con due ulteriori release "transitorie": prima di tutto, l'EP "Jesus Christ pornostar", che avrebbe presentato e valorizzato come uscita a sé stante la lunga suite che avevo scritto nell'estate 2017, caldeggiandola come "uscita evento" in occasione delle feste pasquali; poi, l'edizione CD di "Sonic degeneracy", che sarebbe uscito in una versione ridotta (ribattezzata "A senseless selection from the insane complete work") contenente solo 12 brani, prima che l'edizione completa venisse rilasciata in formato esclusivamente digitale su Bandcamp "for true noise maniakks only", come da slogan.

In quello stesso periodo, così de botto, mi stavo sentendo di nuovo estremamente attivo e focalizzato, riuscendo a venire fuori da uno stato di scarsa motivazione e ispirazione che mi aveva frenato nello scrivere musica durante gli anni di registrazione di "Sonic degeneracy". Così, finalmente, fui in grado di completare in brevissimo tempo tutte le canzoni che avevo ancora in sospeso (come lo strumentale "Eternal return"), scriverne qualcuna nuova ("Sado-death" e "Renè Ferretti mosh"), e scrivere tutti i testi ancora mancanti unificando i brani attorno a un concept ben preciso: il concept di "Polemics and obscenity", miniserie di due EP che avrebbe presentato questi brani inediti alternati a una serie di cover di canzoni che in quel momento sentivo particolarmente vicine. Gasato da questo nuovo materiale finalmente ultimato, iniziai a pensare subito a nuove registrazioni, imparando da ciò che era andato male nelle sessioni di "Sonic degeneracy" e tenendo invece ciò che era andato bene.

E come se non bastasse, quello stesso periodo vide anche la mia prima esperienza con un side-project: o meglio, un piccolo progettino che mi serviva giusto per sfogare un'unica idea che avevo da anni per una canzone melodic black metal in classico stile svedese anni '90 (Dissection, Naglfar, Vinterland, Unanimated etc.), direzione chiaramente incompatibile e impossibile da integrare nel tessuto sonoro così marcio del progetto Rotgod.

Nacque così The Ineffable, esperienza nella quale fui aiutato dai membri dei Lutto (geniale band gothic black metal siracusana) a concretizzare il brano che avevo in mente con la giusta cura e professionalità. Ma questa è un'altra storia... e la trovate nella parte del sito dedicata!

Dopo settimane e settimane di criptiche anticipazioni sui social, il 17 aprile (domenica di Pasqua del 2022) uscì l'EP digitale "Jesus Christ pornostar". La copertina l'avevo commissionata a Gore Occulto, già autore di quella di "Paranoid Superstitious Schizoids": stavolta gli affidai il compito di vandalizzare (OK, diciamo pure "restaurare") la Sacra Sindone di Torino con un dettaglio anatomico piuttosto appariscente. La sua reazione quando gli spiegai l'idea ("'mbare, finiremo all'inferno") dice tutto quello che serve sapere, e non sarebbe stata nemmeno l'ultima volta che l'avrei coinvolto in operazioni similmente blasfeme.

Avevo scommesso molto su questo EP, e infatti funzionò alla grande: gli ascolti su Bandcamp raggiunsero il massimo storico fino ad allora, l'engagement del pubblico risultò maggiore rispetto al passato, e il progetto Rotgod da allora sembrò riguadagnare linfa vitale.

In quello stesso periodo, con il ritorno dei concerti dopo il periodo COVID e il ricambio generazionale in atto in quegli anni nell'audience metal, un altro evento influenzò in maniera fondamentale la mia vita e le sorti del progetto: conobbi il mitico Leonardo Pace, in arte Shax, giovane appassionato di metal old school e underground, con cui strinsi fin da subito una fortissima amicizia che dura tuttora, e che si attivò tantissimo per sostenere la mia musica creando addirittura del merch do-it-yourself e catalizzando sul progetto l'attenzione di numerose persone nella scena catanese.

Fu insieme a Leo che decisi di girare uno scanzonato e demenziale teaser trailer per annunciare l'uscita del CD di "Sonic degeneracy", per il quale alla fine avevo concordato una coproduzione tra l'etichetta di Krosty (Barbarie Autoproduzioni) e quella di Sinistro (Lunar Light Records).

Il trailer, caratterizzato da una recitazione al limite del surreale e dell'auto-parodistico, accompagnato dalla musica di Domenico Bini e degli Anal Cunt, colmo di citazioni trash che riportavano al video di "Sybaritic metal", e contenente una piccola chicca per intenditori di metallo italico d'epoca, fu caricato sia sulla mia pagina Facebook ufficiale che sul profilo Instagram di Leo, riscuotendo su quest'ultimo un successo spaventoso e incrementando notevolmente l'hype per il disco.

L'album fu annunciato ufficialmente all'inizio dell'autunno, e in attesa dell'uscita, il 16 novembre rilasciai come antipasto il singolo "Uncertain future", che ebbe un passaparola totalmente inaspettato e rimane tuttora uno dei miei pezzi più apprezzati in assoluto. Per la copertina, commissionai a Krosty un collage fatto a mano in pieno stile grind anni '80, molto in linea con i tempi in cui mi trovavo a fare uscire il singolo.

Tuttavia, durante quell'autunno, le cose non mi stavano andando affatto bene: mi trovavo chiuso a casa, con il piede ingessato dopo un brutto incidente e i nervi a fior di pelle (al punto che riscrissi pure il testo di un brano pianificato per "Polemics and obscenity", reintitolandolo "I'm joining the terrorists" in omaggio al mitico Mario Magnotta, re delle sfuriate telefoniche).

Eppure, in quel periodo, qualcosa di buono accadde: il mio songwriting tornò a un livello di prolificità paragonabile ai tempi della scrittura di "Sonic degeneracy", e fu a partire da quei mesi che iniziai a dedicarmi a diversi nuovi side-project spaziando in svariati generi (ad esempio il raw black metal con Black Katharsis, per quanto all'epoca non si chiamasse ancora così), oltre a concepire anche il materiale per un ulteriore nuovo EP a nome Rotgod intitolato "Raw is the law": una totale dichiarazione di guerra contro la scena metal/hardcore moderna e i suoi partecipanti, come già palesato nel brano "Insipid metal" scritto l'anno prima.

Con rinnovato vigore, una volta tornato a camminare, ritornai a dicembre nella mitica Rotcaverna, concludendo l'anno con l'avvio delle nuove registrazioni (stavolta partendo dalla batteria, e con un gear radicalmente rinnovato) per il lotto di nuovi EP programmati per uscire dopo "Sonic degeneracy".

Tanto, ormai l'uscita del disco era dietro l'angolo, no? No?