Cronologia Rotgod: 2021

Il 2021 fu l'anno in cui il progetto Rotgod venne finalmente lanciato.

Dedicai la prima metà dell'anno a concludere la lavorazione di "Sonic degeneracy". A marzo, terminai il mixaggio. A giugno, il mastering.

Il 24 giugno, annunciai il progetto sui miei profili personali Facebook e Instagram, suscitando grande hype. Il 27 giugno aprii le pagine social a nome Rotgod, e il 30 pubblicai un post in cui annunciavo l'uscita imminente dei primi singoli digitali.

Il 12 luglio pubblicai su Bandcamp il singolo esteso "Before the impact...", insieme al video ufficiale del brano "Denial of nature", entrambi delle sorte di "biglietti da visita" su cosa aspettarsi dal progetto: il feedback fu notevole fin da subito, specie per una prima pubblicazione.

Il 10 agosto toccò al singolo/video "Sybaritic metal", che performò ancora meglio, circolando in lungo e in largo sul web e venendo accolto ovunque calorosamente.

Il videoclip di "Sybaritic metal", in particolare, ebbe una certa risonanza con il pubblico italiano per via dei suoi contenuti a base di umorismo trash nazionalpopolare, di pari passo con il titolo del brano ispirato ad Andrea Diprè (che ha sempre utilizzato la parola "sibaritico" con una certa regolarità). Poco più di due settimane dopo la pubblicazione, il video aveva già raggiunto le 500 visualizzazioni; in pochi mesi, toccò le 1000, il tutto senza nessuna particolare spinta promozionale.

Un episodio al limite del surreale fu l'interazione diretta con l'avvofatto Diprè in persona (all'epoca appena scarcerato dopo un mese di detenzione in Germania), che lasciò sulla pagina Instagram @rotgod.official alcuni bislacchi commenti (probabilmente ispirati dall'assunzione di qualche sostanza non identificata) e ricaricò il video di "Sybaritic metal" sulla sua stessa pagina ufficiale, arrivando a collezionare 500 like netti (nonostante l'osticità della mia proposta musicale alle orecchie del pubblico dipreista) appena prima che quell'account venisse bannato dalle ennesime spietate segnalazioni ad opera della Diva del Tubo.

Nel mentre tutto questo accadeva, tra ultimazione dei mix e prime uscite ufficiali, avevo intanto anche continuato a scrivere nuova musica, concludendo finalmente alcuni dei brani che avevo iniziato a scrivere (con molta calma e lentezza) negli anni passati, e iniziando pure a scrivere qualche altro brano nuovo come "Insipid metal" (attacco diretto allo stato odierno della scena metal/hardcore, ispirato da sentimenti che negli anni successivi, con il ritorno della musica live dopo il COVID, si sarebbero andati solo a intensificare in me).

Dopo la sbornia simultanea di trash e di thrash con "Sybaritic metal", la fine dell'anno vide l'uscita di altri due singoli.

Il 5 ottobre uscì "Paranoid Superstitious Schizoids", molto più "rumorista" e orientato sul thrashcore/grindcore rispetto alle release precedenti, e contenente anche la cover di "Psycho terror" degli Schizo, omaggio a una delle mie massime influenze musicali e a un gruppo che negli anni '80 pose la città di Catania sulla mappa della scena metal underground mondiale. La cover venne accolta positivamente dai fan della storica band catanese.

L'8 dicembre uscì invece "Organic machine", il singolo più marcio, feroce e anticommerciale tra tutti quelli usciti fino ad allora: a differenza dei singoli precedenti, questa fu una release molto sottovalutata e poco considerata ai tempi dell'uscita, collezionando scarsi ascolti e guadagnandosi solo col tempo (e con l'uscita dell'album "Sonic degeneracy") una degna rivalutazione.

Ma intanto, all'epoca, l'uscita dell'album era programmata A QUEL PRECISO PUNTO. Un doppio album gigantesco e totalmente oltranzista a livello sonoro, da pubblicare con quei presupposti così incerti e altalenanti.

Che fare?