How to be "deep" (pt. 1)

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Scritta a maggio 2017.

Curiosità

Una perculata al cosiddetto "fake deep content", ossia il tipo di contenuto online che si finge intelligente, profondo e sveglio, e che può procurarti molti like da persone che si credono intelligenti, profonde e sveglie. Generalmente presentato nella forma di aforismi o immagini (piene di "sottili metafore" che in realtà risultano assolutamente palesi e trasparenti per chiunque), rigurgitano spesso idee triviali, semplicistiche e scontate su temi come arte, vita, modernità, tecnologia eccetera, spesso con una certa retorica "anti-sistema" che solleticherà l'"anticonformista conforme" in ognuno di noi.

La sezione parlata in italiano sui "sapiosessuali" è stata improvvisata in studio da Sinistro degli Skeletal Gore. Alla fine della traccia, ha anche lasciato un piccolo cenno/omaggio al leggendario Peter Steele.

Testo

I post on Facebook aphorisms about life and art

I share artistic pictures about fingering a brain

That's so deep

That makes me so deep

I blame social media for dehumanizing us all

But I can never look away from that fucking phone

Feels so deep, right?

I'm so deep

"Wow, it's so deep man!"

"Wow, too deep!"

"Sooo deep man!"

"Too deep to understand man!"

"That's some deep stuff right there!"

"You're so sensitive!"

"Sooo wise!"

"You're so sensitive and kind!"

"People don't get it!"

"WE LIVE IN A SOCIETY"

"So profound and spiritual!"

"These are the values that our society has forgotten!"

"You're sooo deep I'm gonna cum in my pants!"

"You're so misunderstood!"

"You don't understand it? You're not deep enough!"

"If you don't understand this image, you're an empty emotionless cynical person brainwashed by this consumeristic society that only looks to the exterior!"

"You're so wise man!"

"Sooo spiritual!"

"Our ancestors knew better than us!"

"Intelligence is sexy!"

"Io sono sapiosessuale. Il che vuol dire che mi piace aprire la testa delle persone e fottermi il loro cervello finché non vengo e sborro. AHHH... CULTURA!"

"Non perdonarli... perché sanno quello che fanno."