TOP 10 album che hanno influenzato "Jesus Christ pornostar"

La monolitica suite "Jesus Christ pornostar", rivelatrice delle piccanti vicende che ebbero luogo 2000 anni fa in Terra Santa, fu pensata fin dall'inizio come un gigantesco calderone di influenze musicali, sempre gravitanti nell'ambito dell'estremismo sonoro, ma estremamente ampie, talvolta addirittura antitetiche o contraddittorie tra loro, passando dalla melodia più rock-friendly al rumorismo più spietato.

Sentite il bisogno di fare ordine in mezzo al caos? Detto fatto. Ecco una galleria di 10 ALBUM CHE HANNO INFLUENZATO "JESUS CHRIST PORNOSTAR"!

Dark Angel - Time does not heal (1991)

"9 canzoni, 67 minuti, 246 riff". Nel 2013, questo proclamo fu sufficiente a stimolare l'immaginazione di un Noise Maniakk quindicenne infoiato col thrash metal, dando vita (nella sua mente malata e poco ventilata a causa dei suoi arruffatissimi capelli) all'idea di base di "Jesus Christ pornostar": una composizione lunghissima, ipercomplessa, avventurosa, piena zeppa di riff affilati e cambi di tempo imprevedibili, che raccontasse qualcosa di estremo e shockante. Non ho mai contato i riff totali di "Jesus Christ pornostar", ma posso garantire che sono davvero tanti. Di sicuro non ne ho mai registrati così tanti tutti insieme, in una sola sessione, come quel pomeriggio di settembre 2018 a Siracusa, in cui furono incise tutte le parti di chitarra elettrica per l'intera suite.

Kreator - Coma of souls (1990)

Uno dei dischi che, dopo più di 30 anni, fanno ancora scuola su come realizzare thrash metal in maniera creativa, espressiva e non ripetitiva. Una lezione su fin dove è possibile spingere il genere nelle sue diverse sfaccettature, sperimentando con i suoi vari tipi di riffing in maniera raffinata, sofisticata, ma pur sempre energica e diretta, senza mai smarrire l'orecchiabilità e l'essenzialità.

Disco che macinavo anche nei giorni in cui scrivevo la suite, e tuttora ne sento parecchio l'influenza all'ascolto.

Massacra - Final holocaust (1990)

Un album che prende la formula di dischi thrash come "Coma of souls" e la porta a livelli di potenza, cattiveria e intensità tipici del death metal, senza sacrificare la varietà e il dinamismo del riffing ma anzi potenziando ulteriormente questi attributi.

Disco che ha influenzato parecchio i momenti più violenti e cattivi di "Jesus Christ pornostar", insieme ai lavori di altri maestri del death/thrash come Merciless, Sadus e Hypnosia.

Iron Maiden - Discografia completa

Gli Iron Maiden non sono un fenomeno pienamente spiegabile a parole: riescono a rappresentare pienamente l'essenza dell'heavy metal e a trascenderla allo stesso tempo, stranamente senza che le due cose risultino in contraddizione tra di loro (come succede invece di solito). La loro influenza è stata senza dubbio vitale nello spingermi a creare una vera e propria suite, ispirandomi ovviamente alla mitica "Rime of the ancient mariner" (tratta dal capolavoro dell'heavy metal per eccellenza, "Powerslave").

Anche se io sono notoriamente un "noise maniakk", amante della dissonanza e della merda sonora, non posso negare che l'impronta melodica maideniana si faccia occasionalmente sentire qua e là nel repertorio dei Rotgod (e questo senza nemmeno andare a scomodare il mio side-project melo-black The Ineffable): in "Jesus Christ pornostar, nello specifico, si è manifestata soprattutto nell'ouverture e nell'outro, senza dubbio i momenti più melodici e "radiosi" del brano. La loro influenza sul mio songwriting proviene da un po' tutta la loro discografia, incluso il loro materiale recente dall'impronta maggiormente prog (un brano su tutti, la lunghissima "Empire of the clouds"), ma senza dimenticare i classiconi che hanno scritto pagine di storia dell'heavy metal su dischi come "The number of the beast".

Sepultura - Morbid visions (1986)

Uno dei migliori esempi di "marciume old school" mai concepiti, proveniente dalla folta schiera di band dell'etichetta Cogumelo quali Sarcófago, Mutilator, Sextrash, Holocausto, Vulcano o Chakal.

Questo disco è stato influente per "Jesus Christ pornostar" non tanto a livello compositivo quanto di "mood" da evocare, soprattutto durante le parti più efferatamente blasfeme e "iconoclaste", come la terza traccia "Death (by orgasm)" in cui viene annunciata la morte di Gesù in seguito all'atto sacrilego verificatosi sulla croce: a quel punto, è il momento perfetto per far venire fuori tutta la depravata atmosfera marcia e lo-fi di scuola brasiliana anni '80, a proclamare la perdita di ogni forma di purezza.

I fratelli Cavalera sono recentemente ritornati sui brani di "Morbid visions", ri-registrandoli per rendergli giustizia con "i meravigliosi suoni di oggi". Peccato sia impossibile migliorare ciò che è già perfetto.

Type O Negative - Slow, deep and hard (1991)

Genio e follia, squilibrio e lucidità, odio e amore, umorismo e tragedia, alcol e psicofarmaci. Tutte dicotomie tra parole in teoria inconciliabili, eppure ogni tanto queste parole riescono a convivere, a congiungersi tra loro in maniera totalmente irrazionale e inspiegabile, dando vita a capolavori che sfidano qualsiasi definizione, come il qui presente debutto della macchina da soldi del gigante verde di Brooklyn, uno che "pornostar" lo è quasi stato sul serio.

Hardcore, thrashcore, doom, sludge, industrial, gothic, tutti fusi insieme in un mix psicotico e fuori di testa, in un costante equilibrio tra serio e faceto, nonostante la pesantezza e l'insanità degli argomenti trattati. Una fonte di ispirazione enorme per me nella scrittura di "Jesus Christ pornostar", in particolare nei suoi momenti più tesi e "drammatici", se proprio vogliamo usare questo termine per una suite che descrive essenzialmente l'alzabandiera del Messia al risveglio da un pisolino troppo lungo.

Curiosità: nel successivo disco "Bloody kisses", la mega-hit "Christian woman" parla appunto di una donna che nutre un eccessivo trasporto verso "il corpo di Cristo". E se il buon Pietrone stesse raccontando la nostra stessa storia?

Godflesh - Streetcleaner (1989)

Il noto blog italiano Metal Skunk ha definito i Godflesh come "un ponte tra il metal e il resto della musica pesante che vale la pena ascoltare". Definizione molto calzante, considerando che è unicamente grazie a questo disco se durante la mia crescita musicale sono venuto in contatto con generi quali industrial, noise e post-punk, potendo così accogliere tra le influenze del progetto Rotgod gruppi quali Swans, Killing Joke, Today is the Day e Big Black.

Senza "Streetcleaner", molte parti di "Jesus Christ pornostar" non sarebbero le stesse. Nello specifico, le più dissonanti, stranianti e perché no, "psichedeliche".

San Culamo - I predatori dell'Arca Madonna (2001)

Progetto demenziale/parodistico di culto, un punto cardine della blasfemia italiana, che ascoltavo religiosamente (pardon...) nel periodo in cui concepii l'idea di "Jesus Christ pornostar". Sicuramente, la frase sulla Maddalena contenuta nel brano "La combriccola del porco" avrà lasciato la sua impronta sulla mia già turbata psiche quindicenne. Da segnalare anche il sobrissimo doppiaggio de "La passione di Cristo", rilasciato proprio in quello stesso periodo della mia adolescenza. Un calderone di ispirazioni d'alta classe!

I.C.S. - National blasphemy (2014)

Una fantastica perla nascosta di retro-thrash italiano dello scorso decennio, oggi praticamente introvabile. Una variante demenziale, simpatica e spensierata del tipico "thrash pestone", basata su riff lineari e orecchiabilissimi che vi si ficcheranno in testa, garantendo ripetuti ascolti.

La buffa copertina dell'album è stata abbastanza perché decidessi di menzionare esplicitamente questa band nei testi di "Jesus Christ pornostar", pubblicizzando apertamente il loro disco: sì, tanto per chiarire una volta per tutte, la frase "resurrection from erection" voleva essere una citazione degli I.C.S., non dei Powerwolf. Onestamente, che motivo avrebbe un marcione old school come me di ascoltarsi i Powerwolf?

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E a proposito di citazioni e omaggi.

www.orrorea33giri.com, come molti di voi già sapranno, è un sito dedito a dissotterrare e catalogare tutte le perle dimenticate della musica trash d'altri tempi. Un punto d'incontro per nostalgici, amanti del vintage e dell'orrido, nonché vostra potenziale guida per orientarvi tra le mille citazioni nascoste in "Jesus Christ pornostar".

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