Cronologia Rotgod: 2015


All'inizio del 2015 avevo compiuto 17 anni, frequentavo la quarta superiore, ascoltavo roba estrema 24 ore su 24, e l'idea di creare un gruppo di thrash/death/crossover grezzo e ultraveloce era andata a sedimentarsi già da alcuni anni nella mia testa. Scrivevo già numerosi riff, ma quasi tutti finivano nel cestino perché me ne stancavo subito (rare eccezioni: i main riff che anni dopo sarebbero stati sviluppati in "Sybaritic metal" e "Organic machine").
Fu in quel periodo che conobbi a un concerto il ragusano Nfernu, all'epoca molto attivo nella scena underground siciliana e impegnato a far decollare il suo progetto black metal Radix Malorum (oggi non più attivo); chiacchierando, ci rendemmo conto di avere tantissimo in comune a livello di gusti, e lui espresse interesse a formare un progetto che si muovesse a metà tra coordinate death/thrash à la Necrodeath/Merciless (due nomi anche a me molto cari) e brani più corti e caotici in stile grindcore primordiale: una direzione musicale similissima a quella che avevo in mente io da tempo, e che mi mise addosso l'entusiasmo per avviare ufficialmente la scrittura di brani veri e propri.


Dopo qualche maldestra sequenza di riff scritta un po' a tentoni (e scartata quasi subito), la notte tra 25 e 26 aprile concepii finalmente il primo brano completo, "Denial of nature", che piacque molto a Nfernu. Questo mi stimolò a continuare a scrivere, e nel giro di pochi mesi nacquero molti altri brani come "Reawakened too late" (in una versione ancora molto acerba e sbilenca), "Without dogmas" (inizialmente intitolata "No dogmas, no values"), "Sardonic face", "Hell from within", "Empty idealism", "Terrorists" (scritta subito dopo l'attentato al Bataclan), lo strumentale acustico "Hellish heaven" e alcuni brani poi andati perduti che facevano già uso di alcuni riff di canzoni scritte in futuro: il brano "Pallid skeleton" conteneva i main riff della futura "Organic machine", il brano "The missing piece" conteneva alcuni riff della futura "And evil smiled at me", mentre il brano "Bordering on death" conteneva già il main riff di "Sybaritic metal" (per quanto meno valorizzato di quanto sarebbe stato in quella canzone) e perfino un riff della futura "Sado-death" (brano scritto e pubblicato solo anni e anni dopo, successivamente alla fine del ciclo di "Sonic degeneracy").


Contemporaneamente, insieme alla componente death/thrash di questi pezzi, si faceva già strada anche la componente grind "caciarona" e talvolta umoristica (un'idea proposta all'epoca da Nfernu era un brano in stile "You suffer" intitolato "E i marò?", ispirato al meme più in voga di quei tempi), insieme a una occasionale influenza noise (genere che avevo iniziato ad approfondire da poco) in alcuni pezzi come "Hell from within". L'idea che avevo in testa era di creare il demo più folle, ricco e variegato possibile, ispirandomi a certi vecchi demo anni '80 ultra-primitivi dove trovavi di tutto e di più.
Iniziai così a scrivere alcuni pezzi corti e sparatissimi come "Hipster death", "Great recession" e una primissima versione di "T.W.H.", tutti destinati però ad andare perduti (e forse, da quel che ricordo di quei brani, è stato meglio così).
A fine 2015 diedi finalmente un nome a questo progetto, con la piena approvazione di Nfernu: scelsi il nome "Rotgod" perché rappresentativo del progetto sia a livello sonoro che concettuale (la "divina putrefazione" di nietzschiana memoria), e disegnai il logo sui banchi di scuola. Un'attività sicuramente più produttiva rispetto a dormire su quei banchi, come facevo di solito.






DEATH/THRASH/CORE marcio, veloce e old school SOLO PER VERI NOISE MANIAKKS!
Andatevi a sentire anche: Eraser, Duskvoid, Spasticus, The Krushers, Dukov, Humanity Eclipse, Lutto, Dethroner, Destrypse